Visioni Fantastiche è un festival di cinema per le scuole e il territorio. Oltre alla ricca offerta formativa rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, il Festival proporrà un ampio calendario di proiezioni ed eventi, completamente gratuiti e aperti a tutti. La sezione Omaggio ai Maestri non sarà solo l’occasione per presentare grandi capolavori, ma anche un momento in cui, attraverso la visione di film che hanno fatto la storia del cinema, si potrà comprendere meglio la natura del cinema contemporaneo e creare le basi per uno spettatore in grado di capire, decodificare e quindi anche apprezzare il cinema del futuro.
L’omaggio sarà dedicato al Maestro dell’animazione Hayao Miyazaki, probabilmente il più importante regista d’animazione degli ultimi quaranta anni, di cui presenteremo alcune delle sue pellicole più significative. Si inizia Lunedì 21 ottobre alle ore 21 con la proiezione di Ponyo sulla scogliera, una fiaba incantevole che ha il dono di essere comprensibile senza smettere di parlare la propria lingua. Contro il riduzionismo che colpisce tutto il cinema di animazione, definito sbrigativamente dai senza anima “cartoni animati”, Ponyo si leva in alto e sopra e sotto la superficie del mare. Mai rassegnato all’impiego della tecnologia digitale, il regista nipponico “sospende” la computer graphic e restituisce la complessità salata del mare con la matita e settanta artisti che hanno disegnato a mano centosettantamila disegni. Sotto i flutti marini nasce l’avventura di Ponyo, pesciolino dal volto umano e poi bambina dai capelli rossi e indisciplinati, che adora il prosciutto e ama Sosuke di un amore infantile e assoluto. Minuta e maldestra, allegra e fiduciosa verso il mondo, Ponyo è uno spirito spensierato e curioso che, muovendosi all’aria aperta e in mancanza di ossigeno, congiunge il mondo del fantastico occidentale.
Si prosegue martedì 22 ottobre alle ore 19:30 con Il mio vicino Totoro, film intimista in cui Miyazaki da sfogo alla sua incredibile creatività. Una fiaba moderna, un film dichiaratamente per bambini ma dal quale, come in tutte le pellicole di Miyazaki del resto, anche gli adulti possono e dovrebbero trarre insegnamento. Qui è racchiusa l’intera poetica miyazakiana: c’è l’amore per l’ambiente, per i bambini, il rimpianto per un passato in cui la società ra più grabata e gentile verso il prossimo. Ciò che stupisce, ma non troppo, del film, è la sua innata freschezza a vent’anni di distanza dal suo esordio nei cinema nipponici. Un’opera indispensabile, graziata, per una volta, da un adattamento italiano encomiabile.
L’ultimo appuntamento sarà domenica 27 ottobre alle ore 10 con il documentario del 2016 diretto da Kaku Arakawa dal titolo Never-Ending Man: Hayao Miyazaki. Dall’annuncio del proprio definitivo ritiro dalle scene al suo sorprendente rientro con il progetto di un cortometraggio, per la prima volta realizzato al computer anziché a mano. La macchina da presa di Arakawa segue Miyazaki nel privato della sua abitazione o nello studio Ghibli, che torna a essere popolato e pieno di vita come un tempo.